Lettera di Rocco Palombella ai delegati del XVII Congresso Nazionale Uilm
ROSA PUGLIESE”LA VOCE DI ROCCO PALOMBELLA”
Care delegate e cari delegati al XVII Congresso Nazionale della Uilm,
quelli appena trascorsi sono stati giorni intensi, vissuti con un alternarsi di sentimenti sia per la buona riuscita di un evento così significativo per la vita di un’organizzazione, che per il momento storico che stiamo vivendo. Sono stati giorni in cui vi ho sentiti vicini, partecipi, emozionati proprio come lo sono stato anche io.
Con questa lettera vorrei, ancora una volta, dirvi grazie per la vostra presenza così numerosa e per il contributo che avete offerto all’importante dibattito che si è sviluppato nella tre giorni che abbiamo passato insieme. Come ho avuto modo di dire sia nella mia relazione introduttiva che nelle mie conclusioni: è stata una grande prova di democrazia, ma anche di grande crescita qualitativa della Uilm e della Uil.
Tutti gli interventi sono stati all’insegna del merito delle questioni e, nonostante il tempo a nostra disposizione fosse limitato, siete riusciti a esprimere con chiarezza le vostre posizioni su tematiche cruciali e di interesse nazionale.
Adesso è il momento, da subito, di impegnarci tutti insieme per fare in modo che le iniziative che abbiamo lanciato dal Congresso, le azioni che abbiamo deciso di mettere in campo a difesa dei lavoratori e per la salvaguardia del nostro tessuto industriale, diventino al più presto realtà.
Adesso è il momento anche di darci da fare per far crescere sempre di più la nostra Uilm, con il coraggio e la determinazione che da sempre contraddistinguono gli uomini e le donne che si riconoscono nella nostra bandiera.
La fine del Congresso è anche l’inizio di una nuova entusiasmante avventura che è già cominciata.
Il primo degli appuntamenti che ci attendono è il Congresso della Uil a Bologna, dal 13 al 15 ottobre, un’ulteriore occasione di confronto che ci permetterà di condividere con la Confederazione tutti i successi che abbiamo ottenuto fino a oggi e le sfide del prossimo futuro.
Con affetto,
Rocco Palombella